SONO RIPARTITI I MUTUI SULLE CASE INAGIBILI DEI TERREMOTATI, MA A ERRANI NON INTERESSA.
Almeno questa è l'impressione, considerata l'indifferenza con la quale il Commissario / Presidente di Regione ha accolto la nostra richiesta di un intervento che risolvesse questo problema (che dovrebbe coinvolgere tra i 1500 ed i 1800 nuclei familiari) fino alla fine dei lavori di ripristino degli immobili coinvolti.
In realtà la stessa richiesta era stata presentata anche dai Sindaci della Bassa e, in questi giorni, è stata approvata da diversi Consigli Comunali del Cratere sismico.
Ma ciò non sembra sufficiente ad attrarre l'interesse del Commissario.
Nel frattempo le Banche hanno fatto ripartire le rate prelevandole automaticamente dai conti correnti dei terremotati, che possono chiedere la sospensione al proprio Istituto di Credito ma che, senza una normativa generale, si trovano in balia della (scarsa) disponibilità dello stesso.
Sorprende che un provvedimento analogo sia stato approvato per i mutui dei Comuni, prorogandoli fino alla fine del 2014 senza alcun problema, come se l'emergenza post terremoto fosse finita soltanto per i cittadini.
Pensiamo che questa “sordità” sia inqualificabile, specie se adottata a metodo di "confronto" da chi, nel suo doppio ruolo, dovrebbe recepire le esigenze dei cittadini e non arrogarsi il diritto di decidere cosa sia importante e cosa no.
Ma probabilmente la Bassa è troppo lontana dal Palazzo della Regione e in alto, al 18mo piano, giunge soltanto l'eco dei nostri problemi.
Per cui, proprio per agevolarne l'ascolto, riteniamo sia arrivata l'ora di portare le nostre richieste direttamente a Bologna
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