BIGNAMI ORDINANZA 29


ORDINANZA 29 e rettifiche relative pubblicate nell'ordinanza 32
sottotitolerei con: disposizioni per attuazione di una parte dell'ordinanza 23

-L'ordinanza 23 individuava 3 livelli di intervento a seconda della gravità dei danni e dell'esito della scheda Aedes da cui se ne deduce che vanno verificate crocetta x crocetta (presenti nella scheda aedes) per capire se vengono segnalate tutte le lesioni o comunque l'insieme nella sua gravità.
-Di questi 3 livelli d'intervento vengono emesse disposizioni solo per le costruzioni classificate "B" e "C" intendendo avviare la ricostruzione di tutto ciò che richiede "solo" un pronto intervento.
-Viene chiaramente detto che le disposizioni per le "E" lievi ed "E" gravi verranno indicate. (intanto diversi interventi classificati "E" lieve stanno o vorrebbero cominciare ma in ogni caso rischiano di perdere parte o tutto il contributo)
-La copertura per l'80% del costo dell'intervento ammissibile a contributo "salta" se la cifra supera il valore parametrico di 370 €/mq (+ iva ) fino a 120 mq; dai 120 ai 200 mq si aggiungono 200 €/mq (+ iva ); e 100 €/mq per quelle di superficie maggiore di 200 mq (+ iva ).
-il contributo sarà concesso a quelle abitazioni con residente un proprietario, un usufruttuario o un affittuario.
Praticamente noi terremotati siamo obbligati a partecipare alla ricostruzione organizzando e seguendo il ripristino delle ns. case in questo territorio e versando anche il 20% oltre a tutto quello che è andato perso (per es. totalmente esclusi dal contributo sono i garage, i bassi comodi necessari per quel minimo di attrezzature a mantenere la terra anche se non si fa la professione del contadino).
....E facendo leva sui tanti abitanti originari di questi luoghi cui sono fortemente legati viene annullato il diritto di reinsediarsi altrove oltre a quello di poter definire il quadro della ricostruzione e il risollevamento in questo territorio con un risanamento più globale del territorio in senso stretto.
D'altraparte sono le case ad avere subito il terremoto! e il governo finanzia le case, forse!!!
Infatti è scritto chiaramente che chi ottiene il contributo non può vendere per 2 anni dall'ultimazione dei lavori.
-entro il 30 novembre le "B" e le "C" devono presentare una domanda di richiesta del contributo il cui modulo è stato pubblicato sul sito della regione ma è disponibile solo ai tecnici con firma digitale.
Ed entro 8 mesi dalla presentazione della domanda di contributo si devono ultimare i lavori (con proroga di max. 4 mesi) pena la restituzione del contributo ottenuto.
-alla domanda di contributo deve essere allegata una perizia asseverata del tecnico incaricato della progettazione dell'intervento oltre ad una lunga lista di documenti e dati che non vi sto ad elencare per questioni di tempo
inoltre
-l'impresa esecutrice dei lavori deve essere in possesso di regolare Durc (questo era richiesta anche prima del sisma per ogni lavoro edile con presentazione di pratica edilizia) ma se l'importo dei lavori supera i 150.000,00 € viene richiesta la certificazione SOA che si utilizzava per gli appalti di gara pubblica e non mai per l'edilizia privata
-entro 60 gg. dalla presentazione della richiesta di contributo per la ricostruzione il comune deve indicare la cifra di lavori ammissibili a detto contributo
-per chi aveva un contratto di affitto in una casa attualmente inagibile il proprietario deve rendere agibile l'abitazione e per 2 anni è obbligato a cederla in affitto all'affittuario sfrattato dal sisma allo stesso costo presisma altrimenti non avrà diritto al contributo
-il contributo verrà erogato dall'istituto di credito prescelto dal richiedente all'impresa esecutrice dei lavori ed ai tecnici che hanno curato la progettazione, la direzione lavori ed il coordinamento del progetto per la sicurezza
-le spese sostenute per interventi iniziati prima dell'entrata in vigore dell'ordinanza riceveranno ugualmente il contributo sulla base della perizia estimativa e della documentazione richiesta come scritto nell'ordinanza (fatture e altro)

L'importo totale stimato per la risoluzione delle abitazioni classificate "B" e "C" è pari a 95.000.000,00 €







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