Non c'erano i sindaci, perchè affermano di non poter aderire ad una manifestazione non indetta da loro; anche se, almeno a parole, ne condividono quasi completamente le richieste.
E non c'erano, in larga parte, i partiti.
In particolare quelli che appoggiano Monti e le sue politiche rigoriste ma solo per alcuni.
C'erano, invece, i cittadini, quelli che stanno vivendo sulla propria pelle i problemi derivanti da un evento eccezionale, come il terremoto, e i problemi provocati da un governo che fa scempio del concetto di solidarietà, che si ritira dal suo doveroso obbligo morale e legale di aiutare i suoi cittadini in difficoltà, con l'unica giustificazione che "è l'europa che ce lo chiede".
C'erano i comitati sorti per difendere un territorio dagli scempi provocati dal caso e da quelli provocati dalle leggi del profitto, e ci sono state le associazioni di quei professionisti che, prima di altri, hanno compreso pienamente in che razza di caos siamo stati cacciati.
C'è stata, insomma, la società civile.
L'altra, almeno sabato,è stata a guardare alla finestra.
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