A due anni di distanza dal sisma di maggio 2012 (quelli della protezione civile dicono che i primi mesi non valgono) quando dobbiamo raccontare dell'industria della Bassa che si è risollevata e gli amministratori regionali vengono a fare un giro da queste parti, sentiamo ancora parlare di Bellco e Menù.
A noi, ovviamente, fa piacere che queste aziende abbiano avuto la capacità e la forza di risollevarsi anche se, come nel caso della Bellco, sembra che abbiano dovuto farlo coi propri mezzi.
Ma la notizia è un'altra.
In questa circostanza son stati diffusi i dati relativi a SFINGE e ci viene detto che:
Ad oggi sono state evase 315 pratiche e liquidati 108 milioni di euro.
(una media di 340mila euro a pratica: robetta)
Sono “in macchina” 1230 pratiche per un totale di 1 miliardo 200mila euro
(una media di 800mila euro a pratica)
e sappiamo che “essere in macchina” significa essere in un qualunque punto del tortuoso percorso della ricostruzione, non necessariamente alla fine.
Non abbiamo poi i dati di quante pratiche, e quante aziende, manchino ancora all'appello.
Questo dopo due anni (meno i primi mesi che, come dice la protezione civile, non contano).
Viene da chiederci: questo sarebbe il miracolo o, continuando di questo passo, è di un miracolo che abbiamo bisogno?
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