Oggi Errani racconterà alla stampa le nuove, salvifiche misure appositamente studiate per la ricostruzione dei centri storici dei paesi colpiti dai terremoti di maggio 2012.
Oggi; a solo due anni dal sisma ma ad un mese dalle elezioni.
Quando si dice tempismo...
Comunque, dato che ci siamo, saremmo grati al Presidente/Commissario se ci spiegasse:
A) Che ne sarà delle relative ordinanze sulle quali si era lavorato fino ad oggi e delle linee guida partorite non più di un paio d...i mesi fa. Questo non perchè ci fossimo affezionati o fossero particolarmente ben fatte ma perchè, quando parliamo di una ricostruzione che non decolla, ci riferiamo anche a questi continui “stop & go” che generano confusione in terremotati, tecnici privati e addetti agli uffici tecnici comunali e rallentano ulteriormente il già non troppo fluido iter delle pratiche.
B) Dato che parliamo di ritardi e confusione ci piacerebbe conoscere il destino dei circa 100 milioni “risparmiati” nella gestione ricostruzione del 2013: andranno a sommarsi con quelli disponibili per la gestione 2014 o li abbiamo persi perchè non utilizzati?
C) Crediamo giusto sia reso pubblico il numero aggiornato dei mude e sfinge presentati, delle prenotazioni, e di quanti, a questo punto, sarebbero rimasti fuori dal contributo.
E se si pensa di intervenire concretamente in qualche modo o si è deciso di lasciarli al loro destino.
D) Dato che le banche continuano a fare carta straccia dell'accordo ABI – Regione sulla sospensiva dei mutui per le case inagibili, ci piacerebbe saper cosa pensa Errani: è normale che un accordo da lui siglato non valga un piffero?
E) Che ne pensa del fatto che quella famosa norma primaria da lui tanto evocata, (quella che, a livello di fiscalità, doveva dare una boccata di ossigeno alla Bassa terremotata e alluvionata) tardi a diventare qualcosa di più concreto che una chiacchiera da bar?
Ecco, questo avremmo chiesto ad Errani se fossimo stati presenti; ma è noto che, quando si tratta di rispondere a delle domande, il Presidente/Commissario non gradisce la presenza contemporanea nostra e della stampa.
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