Il
C.A.S. uno dei tanti acronimi che chi è terremotato conosce benissimo, per
esteso Contributo di Autonoma Sistemazione.
Incomincio
così a parlarne perchè dentro la sua definizione c’è tutto il suo reale e
unico significato: se le tua sistemazione abitativa viene a mancare per
via di un evento naturale, in questo caso un terremoto, lo stato, cioè la tua
collettività, ti viene in soccorso dandoti un Contributo, col quale tu
Autonomamente trovi una Sistemazione temporanea fino al ripristino della tua
abitazione.
In
uno stato di diritto questo non è elemosina ma è scontato e gli unici
requisiti necessari dovrebbero essere:
1-
Che il luogo dove tu vivevi è tuttora inagibile.
2-
Che non ricevi altra forma di contributo per tua sistemazione.
PER
INCISO L'ALTERNATIVA AL C.A.S. ERANO I M.A.P., FARSI COSTRUIRE UN MODULO
ABITATIVO PROVVISORIO A COSTI PROCAPITI NETTAMENTI SUPERIORI E con COSTI
SOCIALI ALTISSIMI.
Lo
stato di diritto non guarda in faccia (ne in tasca ai suoi cittadini), è laico nel
senso più profondo, non fa morali, ed è quantomeno consapevole che, le
contraddizioni che si vengono a creare sono insite al sistema stesso.
Tutto
questo avviene in uno stato di diritto, in Italia invece, si trascina
attraverso migliaia di regolamenti e regolette, l'intera popolazione con un
piede fuori dalla legalità, la si ricatta e gli si negano i diritti.
Ancora
una volta i funzionari, dai grossi stipendi e senza rispondere a nessun
cittadino, trasformano un diritto in una trattativa, in una forma di controllo.
Cosa
controllano però? .............................................. forse dove e a chi vanno i soldi.
A
SECONDA DEI COMUNI DAL 30% AL 50% DEI TERREMOTATI
HA PERSO O RINUNCIATO
AL C.A.S.
BASTA
CON I RICATTI I SOLDI CI SONO E SONO PER I TERREMOTATI
Nella
teoria della livella di Toto quando si moriva gli uomini diventavano uguali ma
noi non siamo morti siamo solo terremotati.
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