Mentre l’intero Paese piange
stritolato dal morso di una terribile
crisi economico-finanziaria, una piccola parte di esso deve fare i conti anche con la devastazione
provocata da un fortissimo terremoto.
Una terra duramente colpita dalle
forze della natura e beffardamente umiliata da uno Stato tanto ingrato quanto
ingordo. Un brillante distretto produttivo, caratterizzato da una miriade di
prodotti d’eccellenza mondiale, ora in evidente stato di difficoltà per essere
stato flagellato da un violentissimo sisma, che verrà ugualmente vessato dallo
Stato.
Ancor prima che alle nostre famiglie ed alle nostre imprese
venga offerto una qualsiasi forma di aiuto, lo Stato pretende da noi il
pagamento delle imposte.
Uno Stato sprecone ed
inefficiente, crudele esattore, che non intende sentire ragioni.
Uno Stato vigliacco, pronto a
sacrificare i propri figli, nel nome di incomprensibili architetture
finanziarie.
Un atteggiamento vergognoso reso
ancora più insopportabile dalla meschinità dell’agire politico che prima ha
concertato di sminuire l’evento tellurico per allontanare la soglia di
intervento emergenziale e successivamente ha adottato una linea d’aiuto fatta
di vane promesse e poco più.
Una perfetta macchina della
menzogna, pilotata da un governatore capo della conferenza stato-regioni e
commissario straordinario per il terremoto che ha avuto il solo vero compito di “gestire” i “propri” sindaci,
impedendo che gli stessi avanzassero giuste pretese a favore dei propri
territori colpiti.
Una perversa strategia politica fondata
su di un pericoloso ed artificioso “pensiero unico” dei primi cittadini. Così è
stata stroncata sul nascere la richiesta di assoluto buon senso avanzata dal
sindaco Ferrioli di Finale Emilia, tesa alla creazione di una free tax area, ossia di un territorio
dove le risorse incamerate dal fisco sarebbero dovute restare ad esclusivo
beneficio della collettività.
Una fatale sudditanza psicologica, quella dei Sindaci nei
confronti del Commissario, che rischia di creare un danno maggiore di quello
causato dal terremoto.
Un’intera classe politica che ha
dimenticato in modo criminale le imprese del territorio, prima negando loro un rapido
aiuto alla ripresa produttiva e successivamente lasciandole sfornite di strumenti
per essere favorite nella ricostruzione del loro stesso territorio. Un
pericoloso drenaggio di risorse, non controbilanciato dal credito bancario, che
rischia seriamente di sterilizzare un prezioso tessuto economico fatto di piccole
e medie imprese.
Le nostre famiglie e le nostre
attività produttive rischiano di non
reggere a questo nuovo salasso annunciato, previsto con le prossime scadenze
fiscali di dicembre 2012, artificiosamente prorogabili con esposizione bancaria
a giugno 2013, ossia passate le elezioni politiche. Lo Stato prima ci
impoverisce, poi ci trova un socio di capitali che ci stringerà il cappio al
collo prima per condurci, poi per strangolarci definitivamente!!!!
Se i Sindaci dell’Unione non
avranno il coraggio di battere forte i pugni sul tavolo delle istituzioni
regionali e statali, chiedendo che siano messe in campo misure concrete e
straordinarie di sostegno della nostra
gente, si arriverà al paradosso: prima degli aiuti, lo Stato ci
invierà Equitalia!!!!
Ai nostri primi cittadini,
dunque, chiediamo più coraggio, cioè di essere meno pecore e più lupi, di
anteporre il bene dei cittadini al bene del Partito, ora certamente più
orientato verso agli interessi della Regione e del Governo, piuttosto che al
bene del nostro territorio.
Non c’è nulla di sovversivo
nell’opporsi ad uno Stato vampiro che non riesce a rinunciare alle ultime gocce
di sangue di una parte di popolazione che, con il proprio talento e la propria
laboriosità, ha sempre trainato l’economia nazionale.
Siamo in un evidente stato di
democrazia sospesa, governati da tecnici
non eletti, ma scelti da politici incapaci, professori attenti ai numeri più
che alle persone, freddi calcolatori avulsi dalla realtà e dal territorio.
Noi siamo diversi; nelle cose che
facciamo mettiamo l’anima; la nostra ricchezza è uno spirito pulsante, geniale
e non necessariamente perfetto; per questo unico ed inimitabile.
Un distretto depositario dell’unico antidoto dimostratosi
capace di vincere la crisi globale dei mercati. Lasciateci vivere. Solo IL NOSTRO CUORE E LA NOSTRA PASSIONE
aiuteranno l’Italia a rinascere!!!!!!
Francesco Mantovani, tratto dal periodico dell'amico di battaglia Dr.
Sandro Pomiato,
"Il nuovo osservatore civico possidiese".
"Il nuovo osservatore civico possidiese".
Smettiamola di pagare almeno l'IMU, così a questo stato schifoso mancherà un bel sostegno. Potremo sempre pagarla dopo qualche mese, prima che equitalia ci pignori o sequestri la casa. Intanto sarà un bel segno di guerra economica. In ogni caso l'IMU non serve a colmare il debito pubblico, ma solo a dare altri soldi da rubarci a chi già ci deruba da decenni. Basta piangere e disperarci, facciamo qualcosa di concreto.
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