Continua la campagna di
raccolta firme per il ricordo al Tar; oltre ai tecnici e agli agricoltori che
spontaneamente hanno aderito al ricorso, abbiamo anche l’adesione ufficiale del
MAB - Movimento Agricolo di Base - che si è messo a disposizione dei suoi associati
per raccogliere le adesione fornendo le informazioni necessarie a tutti gli
interessati.
Come già spiegato, al
ricorso possono partecipare tutti i residenti nei comuni del Cratere o chi ha
impresa con sede nel cratere emiliano.
Anche chi non ha
subito danni!!!!!
Siamo fermamente convinti
che il ricorso, così come ogni altra azione da noi promossa, sia volto ad una
ricostruzione giusta e veloce…… non solo la ricostruzione degli edifici ma del
territorio e delle nostre comunità……..
Grazie alla partecipazione
abbiamo ottenuto
·
Il passaggio dall’80% al 100% del contributo
·
Che le banche si siano fatte “carico” del credito
d’imposta consentendo anche alle famiglie più in difficoltà di accedere al
contributo per la ricostruzione
·
La garanzia di Stato sul finanziamento per il
contributo
·
Lo sconto del 40% sulle maxi bollette Enel per i
residenti nei MAP
Piccole battaglie vinte che
devono stimolare la partecipazione per vedere riconosciuto il nostro status di
terremotato….. ma c’è ancora tanta strada da fare: manca ad esempio una
fiscalità di vantaggio. A dicembre dovremmo pagare la prima maxi
rata sul prestito per le tasse…… dai dati in ns. possesso circa il 70% delle
imprese non è in grado di farlo. Chi ha il merito creditizio potrà chiedere un
finanziamento alla proprio banca per far fronte alla rata, gli altri troveranno
nella calza della Befana la busta di EQUITALIA.
Chiediamo la rateizzazione di almeno 10 anni per dar
respiro alle aziende (molte delle quali ancora non hanno ancora ricevuto i
contributi regionali)
A fine anno termina la proroga mutui: anche chi ha la casa ancora inagibile si troverà suo malgrado a dover
pagare le rate. Ci riusciranno? Riteniamo sensato, sospendere il pagamento dei
mutui fino all’ottenimento della piena agibilità della casa
Gli ammortizzatori sociali, a sostegno di
chi ha perso il lavoro, sono in scadenza a fine anno. E’ indispensabile venga
concessa la proroga…. Il problema occupazione interessa direttamente 2700
lavoratori (stime regionali)…… a ns parere sono o saranno molti di più tenuto
conto di quante sono le aziende che denunciano gravissime difficoltà e il
crescente numero di attività commerciali costrette a chiudere. Il terremoto ha
colpito duramente anche tutte quelle attività che non hanno subito danni diretti…..
(Rovereto s/S ha perso in poco più di un anno 1600 residenti…. le stime
ufficiali parlano di -800 a Concordia…………. dati questi che si aggiungono alle
economie locali già duramente compromesse dalle difficoltà economiche indotte
di chi sul territorio è rimasto)
Possiamo ricostruire le
nostre case e le nostre imprese ………………….. ma se non riusciamo a ricostruire la
COMUNITA’, guardando al futuro prossimo, siamo sicuri che abbia senso? E quale
futuro vogliamo garantire ai nostri giovani e alle generazioni a venire?
LA RICOSTRUZIONE? Un opportunità da cogliere
Abbiamo necessità di
ricostruire, abbiamo necessità di dare respiro alle aziende….. non solo le
multinazionali. Il ns tessuto imprenditoriale è fatto di piccole – medio
aziende e di artigiani.
Diamo loro – diamoci - l’opportunità di
partecipare direttamente alla ripartenza. Facciamo si che non siano solo le
grandi cooperative o imprese “da fuori”, supportate dalle istituzioni e da
patrimoni talvolta di dubbia provenienza, a lavorare…….. il bottino è
ghiotto. Facciamo si che il denaro per la ricostruzione venga investito sul
territorio per il bene della comunità e non spartito tra i soliti noti!
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Chi interessato ma vorrebbe capire meglio la questione
ricordo che ne discuteremo questa sera a Mirandola – via Torino 1 c/o BPER ag
1.
Lunedì siamo a San Possidonio, martedì a Crevalcore e
mercoledì 4 dicembre a San Giovanni Roncole…..
Soprattutto saremo in piazza il 7 Dicembre a Mirandola……..
noi vogliamo un EMILIA MIGLIORE…… l’Emilia
come non è mai stata che ci prospetta la Regione, ci preoccupa un pochino, perché ci fa pensare alle Multinazionali, al
deposito Gas, alla Cispadana……. Ad una progressiva desertificazione per abbandono
del territorio…………….
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