Di Sandro Romagnoli
Certamente, il senso della presentazione di SISMA.12 alle prossime elezioni regionali può essere sintetizzato in queste due frasi.
...“Presentare una lista al solo scopo di avere un rappresentante in regione non ha nessun senso politico per un comitato popolare che individua nella delega il limite di qualsiasi progetto”...
...“La lista deve essere intesa come percorso aggregativo e non come fine; dovremo riuscire a tramutare il momento elettorale in momento di costruzione e di unione delle varie istanze presenti sul territorio che rivendicano il sacrosanto diritto all'autodeterminazione e alla difesa dei diritti delle popolazioni”...
Una volta compreso questo è più facile capire il perchè di questo passo; o il Comitato è un momento di aggregazione o, semplicemente, non è.
Non si pensi, però, che il fatto che noi non ci si accoltelli per un posto di consigliere regionale (come è d'uso nei partiti) significhi che prenderemo questo impegno sotto gamba; tutt'altro.
Ed il fatto che, mentre ai piani alti della politica regionale si parli di candidature alle primarie o si compongano improponibili raccogliticci, noi siamo stati i primi a discutere le linee guida del programma, che l'assemblea abbia approvato i criteri di candidabilità e stiamo approntando le basi organizzative la dovrebbe dire lunga sulle nostre intenzioni
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