Non abbiamo subito voluto
tirare le somme del presidio di domenica alla Cappelletta del Duca perché una
manifestazione non è una cosa fine a se stessa, ma è tutt'uno coi risultati che
porta.
Bene:
i risultati ci sono stati perché i media hanno riacceso le luci su questa
(non)ricostruzione e i Sindaci, almeno i più illuminati tra loro, hanno in
qualche modo aperto uno spiraglio di dialogo rifiutandosi di essere considerati
una controparte.
Da parte nostra abbiamo dimostrato di essere, da sempre,
aperti al confronto; basta che sia impostato su basi concrete e non su una mera
enunciazione delle volontà Commissariali perché, in questo caso, si rivelerebbe
solo una perdita di tempo. Intanto ieri, a Bologna, al meeting “Ricostruiamo l'Emilia”,
in una ennesima rappresentazione dell'ormai consueto rapporto unidirezionale
(dal palco parlano e il pubblico ascolta), abbiamo imparato un paio di cose
importanti:
a) che (su base 100) per
quanto riguarda le regole siamo a 90, e siamo già alle ordinanze di dettaglio
b) che è stato riaffermato
dall’ Ass. Muzzarelli che il 100% effettivo del rimborso è dato da
“i
nostri parametri, il nostro pensiero, i nostri riferimenti” (dove
“nostri” sta, ovviamente, per “loro”).
'sto 100% diventa ogni
giorno più esile.
Ma poiché il loro metro di
valutazione non è né oggettivo né immodificabile sta a noi cittadini trovare il
modo per “convincerli” a cambiarlo.
Per il bene del territorio
in cui viviamo.
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