giovedì 31 luglio 2014

IL MIRACOLO EMILIA

A due anni di distanza dal sisma di maggio 2012 (quelli della protezione civile dicono che i primi mesi non valgono) quando dobbiamo raccontare dell'industria della Bassa che si è risollevata e gli amministratori regionali vengono a fare un giro da queste parti, sentiamo ancora parlare di Bellco e Menù.

A noi, ovviamente, fa piacere che queste aziende abbiano avuto la capacità e la forza di risollevarsi anche se, come nel caso della Bellco, sembra che abbiano dovuto farlo coi propri mezzi.

Ma la notizia è un'altra.

In questa circostanza son stati diffusi i dati relativi a SFINGE e ci viene detto che:
Ad oggi sono state evase 315 pratiche e liquidati 108 milioni di euro.
(una media di 340mila euro a pratica: robetta)

Sono “in macchina” 1230 pratiche per un totale di 1 miliardo 200mila euro

(una media di 800mila euro a pratica)
e sappiamo che “essere in macchina” significa essere in un qualunque punto del tortuoso percorso della ricostruzione, non necessariamente alla fine.

Non abbiamo poi i dati di quante pratiche, e quante aziende, manchino ancora all'appello.

Questo dopo due anni (meno i primi mesi che, come dice la protezione civile, non contano).

Viene da chiederci: questo sarebbe il miracolo o, continuando di questo passo, è di un miracolo che abbiamo bisogno?



lunedì 28 luglio 2014

Strani binomi: Contributo Por-Fesr e tassazione.

In merito alla tassazione del contributo POR - FESR per la delocalizzazione delle imprese seguito Sisma 2012.

Siamo al paradosso assoluto. La Regione si sostituisce al MEF e dà indicazioni fiscali: "con riferimento alla tassazione dei contributi POR FESR 2007-2013 (bando DGR 1064/2012) di cui alla richiesta sotto riportata, si precisa che il contributo in questione concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito e imposta regionale attività produttive secondo quanto previsto dall’art. 88, comma 3, letta b) del DPR 917/86, come sopravvenienza attiva e quindi provento straordinario. Ad esso non può applicarsi il comma 8 dell'art. 11 del DL 76/2013 che ha modificato l'art. 6-novies del DL 43/2013 circa la detassazione dei contributi ed indennizzi per eventi sismici, in quanto non siamo in presenza di un rimborso (indennizzo, risarcimento) per danni alle imprese connessi agli eventi sismici. Infatti, il contributo in questione non si configura in una quantificazione del danno attraverso perizia giurata ma è finalizzato al mantenimento del livello di competitività del sistema economico delle aree colpite dal sisma, favorendo la rivitalizzazione delle attività economiche e dei servizi nell’area, come specificato dal relativo bando di cui alla DGR 1064/2012.
Ma la legge non dice questo. Dice che per i soggetti aventi sede nel cratere sismico che abbiano riportato danni certificati da perizia giurata, i contributi, gli indennizzi e i risarcimenti, connessi agli eventi sismici, di qualsiasi natura e indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito e dell'imposta regionale sulle attività produttive.

In ogni caso, se esistono dubbi, l'interlocutore non è certo la Regione ma la Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate a cui presentare regolare istanza di interpello.
 


In ogni caso, se esistono dubbi, l'interlocutore non è certo la Regione ma la Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate a cui presentare regolare istanza di interpello.
 
 E ancora

Sempre in merito alla tassazione del contributo POR FESR per la delocalizzazione imprese seguito sisma 2012. Due considerazioni:
1) la Regione dice che è un provento straordinario. Chi conosce le regole Irap sa che questa imposta non si applica ai proventi straordinari.
2) ragionando per assurdo se per gli stessi costi di delocalizzazione un'impresa avesse presentato solo Sfinge senza richiedere il contributo POR FESR non vi sarebbe stata nessuna tassazione. Il che è contrario ad ogni principio di equità fiscale.
 
IN CONCLUSIONE:

Poiché il discorso della tassazione dei contributi per la delocalizzazione Post-Sisma ci sta particolarmente a cuore, la ns Elena Busi ha coinvolto il collega Alessandro Bergonzini nella lettura dell'articolo 11 comma 8 della legge 99 del 09/08/2013 per avere un confronto. Il risultato dell'esame congiunto vede entrambi i tecnici praticamente concordi.  A seguire riportiamo la disamina, che per conoscenza è stata inoltrata da Elena anche ad altri autorevoli dottori commercialisti.

Ai fini della detassazione dei "contributi, indennizzi e risarcimenti, di qualsiasi natura e indipendentemente dalle modalità di fruizione", l'art. 6-novies richiede che:
1) i beneficiari abbiano subito danni;
2) tali danni siano verificati con perizia giurata;
3) i contributi, indennizzi e risarcimenti di qualsiasi natura, siano connessi agli eventi sismici;
4) non vi siano sovra-compensazioni dei danni (verifica demandata ai Commissari straordinari)

Nel preambolo della delibera della Giunta Regionale del 19/11/2012 n° 1723-12 (allegata) a pag. 3 si legge:

"Dato atto che il Comitato di Sorveglianza del POR FESR ha approvato, a seguito del sisma che ha colpito quattro province particolarmente importanti per l’economia della regione, ovvero Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, nella seduta del 19 giugno 2012,una integrazione del POR FESR 2007-2013 che riguarda, fra gli altri, l’introduzione di un nuovo obiettivo operativo IV.3 denominato "Mantenere il livello di attrattività delle aree colpite dal sisma attraverso la rivitalizzazione delle attività economiche e dei servizi” e di due nuove attività nell’asse 4, finalizzate a mantenere il livello di competitività del sistema economico delle aree colpite dal sisma, sostenendo la ripresa del tessuto imprenditoriale, il recupero della qualità della vita e la riqualificazione/rivitalizzazione del territorio;"

E' dunque chiaro che il bando è stato integrato con un nuovo obiettivo teso a dare un sostegno economico alle attività presenti nel territorio colpito dal sisma e che quindi vi è la connessione agli eventi sismici. E' altresì chiaro che si tratta di "contributi" (cfr. allegata scheda sintetica del bando: "L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale..."). E' pertanto verificata la condizione di cui al precedente punto 3.
Se sono verificate anche le condizioni 1 e 2 (posto che la 4 è di competenza del Commissario e non risulta si sia verificata), il beneficiario del contributo a mio parere ha diritto alla detassazione.
Qui però si innesta la risposta della Regione che nega tale beneficio affermando "non siamo in presenza di un rimborso (indennizzo, risarcimento) per danni alle imprese", ma mi sembra che tale motivazione sia frutto di un'interpretazione errata, perché la norma non richiede che il contributo ristori un danno, bensì che il danno esista e sia verificato con perizia giurata. La norma infatti non correla il contributo al danno, ma all'evento sismico (i contributi, gli indennizzi e i risarcimenti, connessi agli eventi sismici,"). Il danno, a mio parere, è solo il presupposto. Se c'è il danno, allora il contributo "di qualsiasi natura", quindi anche quello relativo ad una delocalizzazione temporanea o definitiva (com'è nel bando di cui trattasi), purché connesso all'evento sismico, è detassato.

Forse le aziende interessate dovrebbero valutare attentamente la questione assieme ai propri consulenti, partendo dal presupposto che ci sarebbero tutti gli elementi per detassare i contributi POR FESR relativi alla delocalizzazione Post-Sisma nonché di difesa da una eventuale azione fiscale di accertamento.

In ogni caso, se esistono dubbi, l'interlocutore non è certo la Regione ma la Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate a cui presentare regolare istanza di interpello.
 
 E ancora

Sempre in merito alla tassazione del contributo POR FESR per la delocalizzazione imprese seguito sisma 2012. Due considerazioni:
1) la Regione dice che è un provento straordinario. Chi conosce le regole Irap sa che questa imposta non si applica ai proventi straordinari.
2) ragionando per assurdo se per gli stessi costi di delocalizzazione un'impresa avesse presentato solo Sfinge senza richiedere il contributo POR FESR non vi sarebbe stata nessuna tassazione. Il che è contrario ad ogni principio di equità fiscale.
 
IN CONCLUSIONE:

Poiché il discorso della tassazione dei contributi per la delocalizzazione Post-Sisma ci sta particolarmente a cuore, la ns Elena Busi ha coinvolto il collega Alessandro Bergonzini nella lettura dell'articolo 11 comma 8 della legge 99 del 09/08/2013 per avere un confronto. Il risultato dell'esame congiunto vede entrambi i tecnici praticamente concordi.  A seguire riportiamo la disamina, che per conoscenza è stata inoltrata da Elena anche ad altri autorevoli dottori commercialisti.

Ai fini della detassazione dei "contributi, indennizzi e risarcimenti, di qualsiasi natura e indipendentemente dalle modalità di fruizione", l'art. 6-novies richiede che:
1) i beneficiari abbiano subito danni;
2) tali danni siano verificati con perizia giurata;
3) i contributi, indennizzi e risarcimenti di qualsiasi natura, siano connessi agli eventi sismici;
4) non vi siano sovra-compensazioni dei danni (verifica demandata ai Commissari straordinari)

Nel preambolo della delibera della Giunta Regionale del 19/11/2012 n° 1723-12 (allegata) a pag. 3 si legge:

"Dato atto che il Comitato di Sorveglianza del POR FESR ha approvato, a seguito del sisma che ha colpito quattro province particolarmente importanti per l’economia della regione, ovvero Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, nella seduta del 19 giugno 2012,una integrazione del POR FESR 2007-2013 che riguarda, fra gli altri, l’introduzione di un nuovo obiettivo operativo IV.3 denominato "Mantenere il livello di attrattività delle aree colpite dal sisma attraverso la rivitalizzazione delle attività economiche e dei servizi” e di due nuove attività nell’asse 4, finalizzate a mantenere il livello di competitività del sistema economico delle aree colpite dal sisma, sostenendo la ripresa del tessuto imprenditoriale, il recupero della qualità della vita e la riqualificazione/rivitalizzazione del territorio;"

E' dunque chiaro che il bando è stato integrato con un nuovo obiettivo teso a dare un sostegno economico alle attività presenti nel territorio colpito dal sisma e che quindi vi è la connessione agli eventi sismici. E' altresì chiaro che si tratta di "contributi" (cfr. allegata scheda sintetica del bando: "L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale..."). E' pertanto verificata la condizione di cui al precedente punto 3.
Se sono verificate anche le condizioni 1 e 2 (posto che la 4 è di competenza del Commissario e non risulta si sia verificata), il beneficiario del contributo a mio parere ha diritto alla detassazione.
Qui però si innesta la risposta della Regione che nega tale beneficio affermando "non siamo in presenza di un rimborso (indennizzo, risarcimento) per danni alle imprese", ma mi sembra che tale motivazione sia frutto di un'interpretazione errata, perché la norma non richiede che il contributo ristori un danno, bensì che il danno esista e sia verificato con perizia giurata. La norma infatti non correla il contributo al danno, ma all'evento sismico (i contributi, gli indennizzi e i risarcimenti, connessi agli eventi sismici,"). Il danno, a mio parere, è solo il presupposto. Se c'è il danno, allora il contributo "di qualsiasi natura", quindi anche quello relativo ad una delocalizzazione temporanea o definitiva (com'è nel bando di cui trattasi), purché connesso all'evento sismico, è detassato.

Forse le aziende interessate dovrebbero valutare attentamente la questione assieme ai propri consulenti, partendo dal presupposto che ci sarebbero tutti gli elementi per detassare i contributi POR FESR relativi alla delocalizzazione Post-Sisma nonché di difesa da una eventuale azione fiscale di accertamento.

lunedì 21 luglio 2014

APPUNTO.....quasi


Ieri una donna, presumibilmente terremotata, si è inserita in una conversazione del gruppo esclusivamente per dire: non voglio più sentir parlare di terremoto.

È proprio questo che vogliono i “ Maquantosiamostatibravi!”: che la stanchezza ceda il posto alla rassegnazione ed alla rimozione.
Ma non è nascondendo la testa sotto la sabbia che torneremo prima nelle nostre case o che la situazione tornerà alla normalità. Non certamente subendo, per timore, le piccole o grandi angherie di funzionari apparentemente tesi ad ostacolare i terremotati e che, quando provi a parlarci, mostrano d'essere anch'essi vittime della stessa paura e rassegnazione.
Dopo due anni è una situazione difficile da sostenere (ma pensiamo a come staranno, dopo cinque anni, gli Aquilani) perché chi è in malafede sminuisce la nostra situazione di disagio e quelli in buona fede fan comunque fatica a comprenderla.
Insomma: è uno di quei momenti in cui

“... comunque ti muovi, qualcuno ti ammazza la speranza. Comunque ti giri, vedi pressoché ovunque un livello minimo di morale e coscienza.  Verrebbe quasi voglia di mollare tutto.  Di lasciargli campo aperto.
Di rinunciare al sano indignarsi, al resistere, al libero pensare.  Verrebbe quasi voglia.

Appunto: quasi! “  ……. fossi in loro non ci conterei troppo.



Link: www.andreascanzi.it/?p=2211

Quello di cui sopra è un frammento a chiusura di un pezzo di Andrea Scanzi (Fatto Quotidiano) sulla situazione politica attuale; ma perché sforzarsi a dire in modo diverso una cosa che già funziona?







 

Online il sondaggio "regionali si o no"

 Come avevamo anticipato, il sondaggio per richiedere il vostro parere su una eventuale presentazione del Comitato SISMA.12 alle prossime Regionali è on line.


Questo il link per entrare nella pagina ed iniziare a rispondere alle domande.

 https://it.surveymonkey.com/s/39FZWZZ

Rispondere alle domande richiederà solo un paio minuti e, come vedrete, sarà possibile compilarlo una sola volta.  Il sondaggio è in forma strettamente anonima ed neppure noi, che analizzeremo i dati, avremo idea dell'identità di chi risponderà alle domande.


Il sondaggio sarà attivo fino al giorno, dopodiché inizierà l'analisi delle risposte. Il passo successivo sarà di indire una assemblea pubblica, dove, tutti insieme e tenendo conto dei risultati espressi via web, prenderemo una decisione.


Buon sondaggio.


venerdì 18 luglio 2014

REGIONALI EMILIA ROMAGNA


 La recente condanna di Errani, le successive dimissioni e l'automatica decadenza della Giunta Regionale hanno accelerato la messa in soffitta del tema della non-ricostruzione che, ormai, sembra confinato a pochi, incontentabili, mai soddisfatti (come dice Vaccari)

E l'esperienza ci insegna che in campagna elettorale non si parlerà certamente di problemi ma dei successi ottenuti; anche se solo presunti.

Per cui … “that's all folks!”, fine del problema terremoto.

A questo punto, anche in virtù delle sollecitazioni ricevute all'indomani delle recenti amministrative da parecchi aderenti al Comitato, ci siamo chiesti se una presentazione di SISMA.12 alle prossime elezioni Regionali potesse effettivamente avere un senso; quantomeno per provare ad avere nell'assemblea regionale qualcuno che sicuramente non lasci cadere la ricostruzione nell'oblio.

Poiché riteniamo che, su questa eventualità e sulle possibili implicazioni, sia fondamentale aprire il dibattito più ampio possibile, e che non potrebbe essere una assemblea lo strumento adatto ad una discussione ed alla conseguente decisione su un tema come questo, abbiamo pensato di proporre, intanto, un sondaggio tra i cittadini che ci seguono su Facebook (ma non solo).

Il sondaggio sarà, ovviamente, anonimo ed anche noi, che analizzeremo i dati, non avremo idea dell'identità di chi risponderà alle domande.

Il sondaggio sarà on-line da lunedì 21 luglio e ci siamo posti un termine indicativo di un paio di settimane per raccogliere le vostre indicazioni; quindi affrettatevi a compilare il questionario :-)

Dopo di che tireremo le somme e organizzeremo una assemblea pubblica in cui prenderemo insieme una decisione e la formalizzeremo


 


giovedì 17 luglio 2014

È davvero così?


Che succede quando il progetto di ristrutturazione di casa tua è stato preso in carico dal MUDE?

Finalmente il tuo tecnico ti ha comunicato che, dopo un tempo che ti è sembrato interminabile, dopo innumerevoli riunioni, speranze, delusioni, incazzature, modifiche dei disegni, è stato schiacciato il fatidico tasto “invio” e la tua pratica è stata accettata dal sistema operativo dedicato, dalla Regione Emilia Romagna, alla ricostruzione post sisma.

Confidenzialmente: il MUDE.


In teoria sei in dirittura d'arrivo perchè


“l'accettazione e la protocollazione della domanda, oppure il motivato rifiuto, devono avvenire entro due giorni lavorativi dal deposito della stessa”
e, comunque,
“il Comune , entro sessanta giorni successivi al deposito della domanda …....... determina il contributo ammissibile, dandone comunicazione al richiedente, all'istituto di credito prescelto e al Commissario Delegato, mediante la procedura informatica a tal fine predisposta dal Commissario.”
Almeno così recitano le Ordinanze emesse dalla Regione; insomma, al massimo altri due mesi (ancora !!) e puoi aprire il cantiere.


Ma è davvero così?

A seguire  una delle testimonianze raccolte…… questa è stata pubblicata sulla nostra pagina FB…….. Altri ci stanno contattando in PVT.......... hanno timore a dichiarare pubblicamente le difficoltà che stanno incontrano, per pudore, spesso perché temono possibili ritorsioni…. Hanno bisogno di condividere, di confrontarsi, a volte semplicemente di uno sfogo…… “da soli” temono di non farcela….

Talvolta il consiglio di chi certe problematiche le ha già vissute può aiutare ………………..

Nel nostro piccolo ci siamo: condividete con noi le vostre esperienze. Su FB o se preferite inviateci una mail a sisma.12@libero.it



“Lavori iniziati il 17.08.2012, finiti da muratori, elettricista, idraulico, pittore, il 1' settembre 2012 hanno lavorato anche di notte. Pagati tutti, perché' allora, non era ancora uscito nulla al riguardo di cosa e come sarebbero e se sarebbero arrivati contributi.
Pratica presentata dal nostro tecnico i primi di febbraio 2013, con un determinato importo, sia in base ai prezzi dei lavori eseguita della regione, ma anche già dalle fatture con bonifico allegato.
Prima risposta molto dopo i famosi e doverosi 60 gg. Che dice la legge 122, importo meno di un terzo.
Contestato verso metà settembre 2013.
Seconda proposta circa la metà.

Riunione in regione verso i primi di novembre spiegato sia da parte loro, sia da parte nostra, il perché' del no. Avevo architetto ed avvocato con me.
23.12.2013 bellissima informazione..... accettato il nostro importo non del tutto, ma molto vicino. Contentissima.
Il nostro tecnico presenta ulteriori documenti a febbraio 2014.
Pratica ferma non si sa il perché', nuova riunione in regione, hanno sbagliato a caricare sulla risposta l'importo, hanno solamente invertito i numeri dell'importo del contributo.
9k pratica riparte 10.04.2014.
Metà giugno chiesto chiarimenti.
Fine giugno hanno risposto che volevano altri documenti.
Inviati immediatamente.
Ieri il nostro tecnico mi informa dicendo......
Se è tutto ok, con le ferie in mezzo, un po' i tempi per analizzare ancora il tutto, forse metà ottobre 2014 dovrebbe arrivare il contributo.
Evviva, ma non siamo a metà ottobre e quindi non esulto molto.
.
Altro che il terremoto pratico che quello non lo potremo mai dimenticare,
Ma e' più devastante il terremoto burocratico e delle persone che non sanno cosa abbiamo provato.
Ma forse ce la faremo.


martedì 15 luglio 2014

ALTRO,  non rappresentanza e rispetto dei cittadini 


Quale fosse il pensiero dell'attuale presidente del consiglio, rispetto alla possibilità (capacità) decisionale dei cittadini italiani, era già evidente con le proposte di riforma elettorale che tolgono sempre più possibilità di scelta ai cittadini aumentando, nel contempo, la discrezionalità degli apparati dei partiti.
Questa sua ultima uscita sui “comitatini” ha dissipato, ammesso ancora ci fossero, gli ultimi dubbi. (che siano della Basilicata, Emiliani o della Valle d'Aosta poco importa)
Per questo sistema politico possiamo solo scegliere come applaudire.
Probabilmente ci sarà bisogno di lanciare dei segnali più chiari rispetto a quanto è stato fatto fino ad oggi.

Di Sandro Romagnoli


«È impossibile andare a parlare di energia e ambiente in Europa se nel frattempo non sfrutti l’energia e l’ambiente che hai in Sicilia e in Basilicata. Io mi vergogno di andare a parlare delle interconnessioni tra Francia e Spagna, dell’accordo Gazprom o di South Stream, quando potrei raddoppiare la percentuale del petrolio e del gas in Italia e dare lavoro a 40 mila persone e non lo si fa per paura delle reazioni di tre, quattro comitatini».

Link http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/politica/727624/-Non-estraiamo-in-Basilicata-.html




mercoledì 9 luglio 2014

Dimissioni #Errani.... e ora?


I politici passano, i problemi della Bassa restano (atto secondo),

Le dimissioni del Presidente Errani, a seguito della condanna in appello per la vicenda Terremerse, hanno monopolizzato i discorsi di ieri sera. Almeno fino alla sconfitta del Brasile.

Prendiamo atto di queste dimissioni per quello che sono: un fatto dovuto in presenza di una condanna della magistratura. La più o meno accorata richiesta del ritiro delle stesse, espressa da una variegata serie di politici, ci sembra, francamente, inopportuna.

Per il resto... avete presenti le rane di Galvani?

Nella Bassa, a questo punto, siamo nella medesima situazione: in balia di un sistema acefalo che continuerà a non-funzionare ma, allo stesso tempo, si muoverà autonomamente subendo gli stimoli delle disfunzioni, le interpretazioni personali ed i disservizi dei vari uffici tecnici comunali ma senza una guida politica; anche perchè, venuti a mancare i due principali artefici del sistema delle ordinanze ed ignorando tutti gli altri la vicenda nel suo insieme, non vediamo chi potrebbe essere incaricato di quel ruolo senza farci perdere tanto altro tempo prezioso.

Insomma: Allegria!


domenica 6 luglio 2014

Chiusura MAP...... Tutt'altro che questione risolta

Rispetto alla annunciata chiusura dei MAP.
Se ne parla da un po' alimentando un dibattito sui proclami (ma con la non-ricostruzione ci siamo abituati) e , quel che è peggio, le paure di chi nei MAP, giocoforza, deve starci perchè non ha altro posto dove andare.
Diciamo subito che, secondo noi, è giusto che i MAP vengano chiusi, perchè non è una scatola di plastica e cartongesso ciò che noi di SISMA.12 intendiamo per Ricostruzione, e diamo per acquisito che nessuno sarà buttato in strada senza che prima sia stata fornita una soluzione possibile perchè, altrimenti, saremo lì, in tanti, ad impedire che ciò accada.
Quello che ci chiediamo è: perchè ora?
Cosa sarebbe cambiato per considerare realizzabile oggi la promessa fatta da Errani all'indomani del sisma (“qui nessuno finirà nei container”) ?
I Comuni in questi due anni si son dotati di case popolari in numero sufficiente ad accogliere, pur se temporaneamente, anche i terremotati che ne avessero bisogno?E se, dal punto di vista della ricettività, non è cambiato nulla, cosa fa credere, a Bologna, che quei proprietari di alloggi sfitti che non li avevano concessi in locazione ai terremotati, all'indomani del sisma, li concederanno oggi?
Oppure questo vuol dire che, per la Regione, i Sindaci, a suo tempo, non sono stati abbastanza convincenti (non se la son sentita di requisire gli alloggi sfitti) e questa mancanza di decisione ci ha fatto buttare letteralmente nel cesso i soldi pubblici serviti per i MAP?





Davvero?

Probabilmente l'unica risposta plausibile la troveremo leggendo tra le righe delle ord 32 e 33.





Comitato SISMA.12
incontentabile e anche un po' perplesso