martedì 6 maggio 2014

E' davvero solo questione di interpretazione?

C'è la norma primaria!

Cioè no. Praticamente sì. Insomma: boh!

Ormai dovremmo esserci abituati ma tutte le volte i nostri politici riescono a stupirci complicando a dismisura i risultati di quello che dovrebbe essere il loro “lavoro”.Sì, insomma, l'attività per la quale li paghiamo profumatamente.
Questa settimana, nella Bassa, dobbiamo confrontarci con tre perle: la norma primaria riguardante la sospensiva dei mutui e la restituzione del prestito per il pagamento delle tasse e l'ordinanza 33, riguardante il riassetto dei centri storici dei paesi terremotati.

Per la sospensiva dei mutui sappiamo che terminerà al 31 dicembre 2014 ma non da quando entrerà effettivamente in vigore; la legge è datata 28 marzo 2013 ma è diventata ufficiale il 5 di maggio; per cui?

Per la restituzione dei soldi prestatici per pagare al volo le tasse, invece, c'è la certezza del periodo: due anni, improrogabili. (ma i parlamentari modenesi non avevano giurato che avrebbero difeso il traguardo dei tre anni con la propria vita?) Ma anche qui non è chiara la partenza nè il numero delle rate per la restituzione.

L'ordinanza 33 è chiarissima. A quanti hanno la casa distrutta viene concessa la possibilità di acquistare, coi sodi del contributo, un appartamento costruito ante terremoto e tutt'ora libero (ma non comprendiamo dov'erano stati nascosti questi appartamenti quando si trattava di darli in affitto ai terremotati invece di mandarli nei map).

E sono migliaia i cittadini che non hanno, di fatto, ancora neppure iniziato le pratiche per la ricostruzione e tantissimi altri, ma ancora non è dato sapere quanti, ci hanno rinunciato a causa della complessità della burocrazia messa in piedi dalla macchina commissariale.

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