giovedì 20 dicembre 2012

PICCOLI COMITATI CRESCONO - cap.3



Questa mattina, come da accordi successivi al presidio fatto sabato scorso a Modena in viale Martiri, una delegazione del Comitato SISMA.12 ha incontrato il Prefetto di Modena, Basile, accompagnato dal Capo di Gabinetto e dal suo Vice.
In tale sede sono state esplicitate le incongruenze burocratiche che ostacolano l'inizio della ricostruzione,
così come la problematiche che rischiano di fare della Bassa, da qui a poco, una zona desertificata, svuotata di aziende e di abitanti.
Dopo un colloquio che potremmo definire “franco”, durato poco meno di un'ora, nel quale si è giunti su un giudizio condiviso rispetto ad alcuni dei punti di criticità esposti, il Prefetto si è impegnato ad inoltrare al Presidente del Consiglio, Monti, ed al Presidente della Regione, Errani, una nota con i nostri 10 punti e quanto altro emerso nella discussione.
Rimane incerta l'organizzazione, a breve, di un incontro con la popolazione nella Bassa, vista l'imminenza delle prossime elezioni politiche 



continua....   

mercoledì 19 dicembre 2012

UN SASSOLINO CHE SA DI DIRITTI - cap.2

Un sassolino nell'ingranaggio delle ordinanze, ma un sassolino che sottintende il diritto ad aver ricostruita la casa, anche se non si è in possesso del “fatidico” 20 %.  Un sassolino che sa di diritti.
Questo è il risultato, decisamente buono, del “giro” che abbiamo fatto ieri in Assemblea Regionale, a Bologna.
Stiamo riuscendo a far sì che i problemi non vengano nascosti sotto il tappeto, ma dobbiamo fare un altro passo avanti.
Dobbiamo riuscire ad avere in tutti i paesi colpiti persone che, oltre a distribuire il materiale informativo, abbiano la voglia di spiegare ai loro concittadini le ordinanze e i loro macchiavellici meccanismi. Persone che abbiano voglia di dedicare un po' del loro tempo a provare a venir fuori da questo pantano che è il post-terremoto.
Stiamo costituendo i gruppi; contattateci in pvt su FB per segnalarci la vostra disponibilità.
PS: e domani incontreremo il Prefetto, a Modena..... 
di seguito il testo della lettera indirizzata al Prefetto di Modena in data 15 dic 2012
   
Egr. Sig Prefetto



Modena, 15 Dicembre 2012



Come Comitato di cittadini terremotati, residenti nella Provincia di Modena, Le richiediamo

formalmente un incontro per sottoporLe, in qualità di massimo rappresentante del Governo sul territorio, una serie esemplificativa, anche se non esaustiva, di problematiche che ostacolano l’auspicato ritorno alla normalità nelle zone colpite dal sisma di maggio, e rischiano di rendere iniqua la ricostruzione escludendo dai rimborsi proprio i cittadini meno abbienti.


  1. Riteniamo che per la ricostruzione post-terremoto dell’Emilia sia stato ignorato l’art.3 della Costituzione e leso il diritto di avere, pure in questo caso, l’indennizzo per la ricostruzione al 100%, includendo anche i danni alle abitazioni di classe A “agibile” come per ogni altro terremoto precedente al nostro

Diritti fondamentali - Art 3 Costituzione Italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.



  1. Che fine hanno fatto le promesse di Gabrielli e di Errari di avere una burocrazia snella per agevolare le pratiche per la ricostruzione? Al 10/10 pubblicate 89 (ottantanove) ordinanze. “il nostro compito è una burocrazia snella per garantire subito la ripresa”. A dirlo, in un’intervista all’Unità, il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli che evidenzia una seconda necessità ai fini della ripartenza: i soldi. "Lo vogliamo fare presto e con ordine - ha aggiunto Errani - fissando priorità assieme ai sindaci, ai cittadini, rispettando le regole, ma senza burocrazia, in una situazione così straordinaria".

3. Tasse: in questo ambito ci siamo trovati a confrontarci:

o   Con una proroga insufficiente,

o   Con delle “agevolazioni” per il pagamento al 17 di dicembre per le quali i requisiti richiesti per accedere ai finanziamenti erano tali da far si che appena un migliaio degli aventi diritto ne abbia fatto richiesta,

o    Con delle incertezze sulla esenzione dall’IMU per i cittadini terremotati,

o   Con buste paga prossime allo zero perché il rimborso dei contributi sarà in soluzione unica, anziché come per i tributi per i quali viene applicata la dilazione al 5° dello stipendio

o    Con una immotivata resistenza alla istituzione di una NO Tax area, per un ragionevole periodo di tempo, come da più parti richiesto.


4 Le modalità di erogazione del contributo che di fatto vincolano il terremotato ad anticipare il 20% e il problema dell’utilizzo del credito d’imposta in assenza di una normativa scritta che sancisca il trasferimento dello stesso, dal cittadino avente diritto, alla banca



     5 C.A.S: permangono gravissimi ritardi nell’erogazione del contributo per l’autonoma

sistemazione che di fatto hanno messo in serie difficoltà persone/famiglie già fortemente provate dal terremoto. Al 10/12 risultava completamente erogato solo il 1° CAS (quello a carico della Protezione Civile Nazionale) che copriva i mesi di giugno e luglio. Ingannevole aver concesso due mesi del 2° CAS agli sfollati dei campi ufficiali per “spingerli” a optare per l’autonoma sistemazione una volta decise le chiusure ufficiali dei campi medesimi. Ad oggi si ha notizia che in qualche comune è iniziata l’erogazione dei contributi per i soli mesi di agosto e settembre.


6       La mancata requisizione degli alloggi sfitti per garantire a tutti i terremotati un tetto: ad oggi risultano 1500 sfollati “ufficiali” ancora sistemati in alloggio provvisori; i più fortunati in camper e roulotte. Un caso su tutti; Mirandola e i suoi 1000 appartamenti sfitti


7       L’alloggiamento in alberghi fino a 120 - 150 Km di distanza dal paese di residenza che oltre ad aver causato enormi disagi alle famiglie ha comportato dei costi di gran lunga superiore alla sistemazione seppur provvisoria in appartamenti sfitti nei comuni di residenza e/o zone limitrofe. Di fatto abbandonando a se stesso chi, per motivi di lavoro, non poteva trasferirsi e disgregando famiglie già fortemente provate dal terremoto e dalle sue drammatiche conseguenze sul piano psicologico, oltre che materiale 

Entrando nello specifico delle normative regolanti la ricostruzione vogliamo far rilevare:


8       La perdita del diritto al contributo per la ricostruzione per inadempienza di terzi (il tecnico) mette in evidenza due questioni:


  • la responsabilità ‘esagerata’ che grava sui tecnici con l’inevitabile allungamento dei tempi nella preparazione dei progetti e la grandissima incertezza dovute al numero spropositato di ordinanze a modifica o integrazione di ordinanze precedenti (ad esempio l’ordinanza N 86 sulle E pesanti, nell’art. 15 riprende l’art 4 dell’ordinanza Nr 29)
  • b. incostituzionalità, perchè priva l’avente diritto del diritto stesso per causa terza

9. L’adeguamento sismico insufficiente o assente nonostante l’elevato grado di rischio sismico del territorio del c.d. Cratere emiliano a seguito gli eventi del 20 e 29 di maggio

  • Abitazioni A = nessun adeguamento sismico previsto
  • b. Abitazioni B e C = adeguamento sismico accettato nel progetto di ristrutturazione fino al max del 40% (vedi punto 15 ordinanza Nr 86)

All’art. 4 comma 7 lettera f dell’Ordinanza n. 29/2012 e s.m.i. dopo le parole “determinati ai sensi dell’art. 3.” vanno aggiunte le parole “Il contributo per tali opere non può essere superiore al 40% del contributo destinato alle opere di riparazione e rafforzamento locale e comunque nel complesso entro il limite massimo stabilito all'art 3.”

  • Abitazioni E = adeguamento fino al max del 60% a secondo del livello di danno le percentuali di 70%, 55% e 65% cui al comma 10 dell’art. 3 dell’Ordinanza n.51/2012 e s.m.i. sono sostituite rispettivamente con 60%, 45% e 55%.

10. Il Prezzario Regionale, riferimento per i preventivi dei lavori di riparazione “autorizzati” era già fuori mercato di circa un 30 - 40% alla sua emissione. Oggi, con la prevista ripresa dell’edilizia i prezzi son aumentati ulteriormente di circa il 20%, rendendo, in pratica, impossibile restare all’interno delle cifre prefissate. Questi i problemi; anzi, alcuni dei problemi che, ad oggi, non hanno ancora trovato soluzione.



Per questo Le rinnoviamo la richiesta di un incontro, da tenersi il prima possibile, magari in

un Comune dell’area colpita in modo da esprimere, anche fisicamente, una maggiore vicinanza alla popolazione e ai suoi problemi.



Certi di una Sua disponibilità La ringraziamo anticipatamente.

lunedì 17 dicembre 2012

martedi 18/12/2012 i terremotati vanno in Regione a Bologna



A SEI MESI  dal sisma
la popolazione del cratere ha dovuto subire continue pressioni che dovevano regolamentare il risorgere dopo il disastro ma più che altro hanno creato mortificazione e disagio.
COME LA VERGOGNOSA RICHIESTA DEL VERSAMENTO DELLE TASSE AI TERREMOTATI CHE DEVONO CONTRIBUIRE A TENERE IN PIEDI IL PAESE ANCHE IN QUESTA CONDIZIONE DI ESTREMA PRECARIETA'

Ormai è chiaro: le istituzioni non vogliono incentivare la ricostruzione ma porla sotto il vincolo dell'investimento economico che il terremotato deve fare per forza per non perdere il contributo statale come se fosse un concorso a premi e chi non ha i soldi per il biglietto non può partecipare.

In questo comportamento si celano le gravi negligenze del governo che non ha saputo tutelare i propri cittadini dichiarando l'area come non sismica  impedendo, in questo modo,  quel processo di messa in sicurezza che avrebbe ridotto notevolmente i danni subiti tra maggio e giugno 2012.

IL 18 DICEMBRE
SI VOTA IN REGIONE LA LEGGE SULLA RICOSTRUZIONE
CHE NON GARANTISCE A NESSUNO DI VEDERE RICOSTRUITO CASA O ATTIVITA' LAVORATIVA IMPEDENDO A MIGLIAIA DI CITTADINI DI RIPRENDERE LA PROPRIA VITA QUOTIDIANA E LAVORATIVA

MARTEDI' ANDIAMO TUTTI A BOLOGNA

E' NECESSARIA LA NOSTRA PRESENZA IN REGIONE PER AFFERMARE IL DIRITTO DEI TERREMOTATI A RIAVERE UNA CASA E A RIPRISTINARE LE ATTIVITA' LAVORATIVE BLOCCATE O RIDOTTE DAL SISMA.

BASTA CON LE ORDINANZE AD ESCLUSIONE

chiediamo ai sindaci, agli assessori presenti, e oltre di ricordare ad Errani che non sono i cittadini terremotati a dover rispondere alle scadenze ma le istituzioni che devono ancora chiarire come intendono avviata la ricostruzione senza che vi possano partecipare tutti coloro che non dispongono del 20%

RICORDIAMOGLI CHE IN QUESTO MODO NON CI SARA' UNA RICOSTRUZIONE DELL'EMILIA MA UNA CRISI CHE NON POTRA' PERMETTERSI DI MANTENERE ANCORA LE VECCHIE POLTRONE!!!!!